top of page

Industrie di make-up: tra innovazione e critica

Da uno studio condotto da una società di marketing communication, la JTW, pare infatti che durante lo scorso anno ci sia stato un incremento di acquisti di prodotti cosmetici maschili pari al 38% in Inghilterra e un fatturato di 28 miliardi di dollari negli Stati Uniti, spesa equivalente a quella effettuata da noi donne.


Però, nonostante l’aumento di popolarità di influencer e make-up artist (principalmente grazie ai social media) che sensibilizzano su aspetti relativi alla fluidità di genere e alla normalizzazione, il make up appare sempre distante dall'immagine dell’uomo come virile e mascolino, poiché altrimenti non abbastanza “maschio”.

In foto, alcuni dei prodotti di make-up maschile ideati da Chanel

Anche alcuni famosi brand di make-up, quale ad esempio Chanel , si sono mossi verso una sensibilizzazione di questo tipo, nonostante si possano individuare alcune polemiche relative alle scelte di marketing

Boy de Chanel: è la linea di make-up creata esclusivamente per gli uomini e messa in commercio nel 2019. Questa linea, però, non concede un ampio spazio espressivo a chiunque voglia spaziare con colori più o meno eccentrici o cosmetici che non siano: fondotinta naturale, matita per sopracciglia e burro cacao. Escludendo, quindi, a priori una serie di trucchi considerati non adatti ad un pubblico maschile, tra cui il rossetto, ad esempio.

Appare evidente come Chanel cerchi di promuovere aspetti di inclusività ponendo comunque dei limiti a livello pratico, distinguendo una linea femminile e una maschile.

Questa critica è, per certi versi, confermata anche dal packaging: un nero opaco, virile e neutro.


Del tutto chiara, invece, la posizione di Alex Dalley, imprenditore di successo e fondatore della MMUK (azienda che vende prodotti di bellezza per uomini). Egli esprime chiaramente la necessità di voler creare un packaging neutrale e mascolino. Risulta che vendano principalmente correttore e mascara chiaro, avendo però una mancanza, nel sito, di prodotti considerati “più femminili” quali rossetti e glitter (solo per citarne alcuni). Inviano i prodotti utilizzando un imballaggio anonimo per non creare un possibile disagio alla clientela anche se si promuove come un'azienda a favore del #makeupisgenderless.



Per concludere potremmo dire che queste aziende, sia Chanel che MMUK, cerchino di sensibilizzare l'opinione pubblica e ampliare la propria clientela, ma ogni scelta di marketing è fatta seguendo i dettami di una società che non rientra più nelle corde delle nuove generazioni.

Osservando queste novità cosmetiche con un pizzico di critica è sicuramente rilevante analizzare quanto ancora si possa fare e quanto ancora ci siano delle barriere sociali che potrebbero essere abbattute, cercando di normalizzare ogni orientamento e identità, lottando contro le stigmatizzazioni e proponendo ideali di libertà.






Sitografia:

bottom of page